«Le nuove dichiarazioni rilasciate al quotidiano “Il Cittadino” dall’avvocato Guido Grignani sull’interesse della società quotata Arkimedica per la Fondazione Castellini, che arrivano dopo altri articoli dei giorni scorsi, ci preoccupano e impongono una riflessione pubblica tra tutti i Melegnanesi», afferma Monica Vajna de Pava, portavoce del Partito Democratico di Melegnano. «La Fondazione Castellini, grazie a 114 anni di ininterrotta dedizione ai cittadini più deboli, è uno dei migliori esempi a livello nazionale tra le istituzioni dedite all’assistenza. Un patrimonio che va assolutamente tutelato e sviluppato per trasmetterlo alle generazioni future».
«A testimonianza del livello dell’istituzione Castellini ci sono le sue più recenti iniziative che hanno ampliato quantità e qualità dell’offerta: a partire dall’hospice per malati terminali, passando per il centro diurno, i reparti per pazienti comatosi o affetti da Alzheimer, fino al nuovo e innovativo presidio psichiatrico e all’innovativa residenza Zuavi», continua Vajna De Pava. «Una dedizione condivisa dal consiglio di amministrazione, in cui il Partito Democratico vede sedere un proprio esponente, il cui mandato è quello di rappresentare tutti i Melegnanesi, dai dirigenti e dagli attuali 216 dipendenti della Onlus, senza considerare l’indotto locale».
«Questo impegno risalta anche nell’eccellente stato di salute dei conti della Fondazione, risanati dopo anni difficili proprio grazie al costante lavoro condotto sulla qualità dell’offerta. Nell’ultimo bilancio, infatti, approvato a fine aprile, a fronte di un patrimonio che sfiora i 40 milioni di euro, su entrate per circa 14 milioni è stato conseguito un utile di circa 50mila euro. Va rimarcato però il fatto che oltre il 40% dei ricavi della Fondazione», spiega la portavoce del PD, «è costituito da trasferimenti di risorse pubbliche: questo significa, insomma, che senza le tasse pagate dai cittadini, oggi la Fondazione Castellini non potrebbe essere il fiore all’occhiello che è per Melegnano».
«Questo fatto dimostra che la Fondazione è un patrimonio pubblico condiviso, oltre ad essere la prima impresa di Melegnano, Una alienazione, anche solo parziale, della sua attività rappresenterebbe un impoverimento della città, e non è da escludersi il rischio che ciò potrebbe incidere anche sulle finalità sociali della Fondazione», spiega la portavoce del PD di Melegnano.
«Crediamo che i Melegnanesi, il mondo delle Parrocchie (che peraltro siedono nel Consiglio di amministrazione) e del volontariato, le forze politiche e l’attuale Amministrazione comunale debbano avviare un dibattito pubblico e trasparente sul futuro di questa realtà. Da parte nostra, come Partito Democratico riaffermiamo la nostra fiducia nei confronti della Fondazione e ribadiamo che i rappresentanti pubblici presenti nel suo Consiglio di Amministrazione, oltre a esprimere tutta la città, siano una garanzia di trasparenza e di tutela degli interessi di tutti i Melegnanesi», continua Vajna de Pava.
«Per tutte queste ragioni, il Partito Democratico di Melegnano ritiene che la Castellini debba conservare il suo carattere di Onlus con le attuali caratteristiche di territorialità e con le finalità sociali insite nello statuto», conclude Monica Vajna de Pava.
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