lunedì 17 marzo 2008

MEA SpA 2002-2007: cinque anni di attività - La posizione del gruppo consigliare del PD di Melegnano

In occasione di un recente Consiglio Comunale il Sindaco Bellomo, aveva assunto il preciso impegno a sottoporre all’attenzione del Consiglio Comunale entro la fine di Febbraio il documento di indirizzi sulla Mea.

A oggi non solo il Consiglio Comunale non ha ricevuto nulla, ma nulla è riportato nella relazione revisionale del 2008.

Riteniamo doveroso, non solo fare il punto ad oggi ma soprattutto individuare le direttrici su cui riteniamo che Mea debba operare.

Gli ultimi cinque anni di attività della Mea spa sono stati complessi ma anche caratterizzati da un costante impegno di innovazione.

L’indirizzo indicato dal Consiglio Comunale era quello di condurre verso un mercato esterno più ampio una Società mista (proprietà pubblica-privata) abituata ad operare da oltre trent’anni solo nel territorio cittadino di Melegnano.

Per l’attuazione di questo modello d’impresa, era indispensabile il raggiungimento di una forte coesione dei Soci (Comune di Melegnano, Cpl Concordia Coop prima e Arcalgas SpA di Piacenza poi) e di una condivisione delle componenti operative: fattori a cui si è pervenuti.
L’obiettivo era quello di coniugare crescita di valore per i soci, aumento di occupazione, tariffe equilibrate per i cittadini con sicurezza degli impianti e qualità dei servizi offerti.

Su queste direttrici la Società ha eseguito le seguenti principali operazioni:

- costruzione Centro direzionale di Via della Repubblica;
- dismissione dello stabile in Piazza della Stazione (attuale sede distaccata di uffici comunali);
- costituzione insieme ad altri della società di vendita del gas Miogas Srl - Rozzano;
- acquisto della Asm Srl di Binasco, società di distribuzione del gas nel Comune di Binasco;
- acquisizione di un appalto per la raccolta e pulizia della strade a Vizzolo Predabissi;
- acquisizione di un appalto per la pulizia delle strade a San Zenone al Lambro;
- consolidamento della raccolta differenziata al limite del 60%;
- installazione dell’impianto di cogenerazione alla Fondazione Castellini;
- ristrutturazione della Palazzina ex Enel (Monti e Martini) con conseguente apertura di un nuovo punto di contatto con la città;
- perforazione di pozzi per l’acqua di profondità superiore ai 100 metri, la cui sicurezza è stata più volte ribadita dagli enti pubblici deputati al controllo;
- acquisizione di certificazioni di qualità Iso 9001;
- introduzione della verifica biennale della qualità del servizio con questionari distribuiti a tutti i cittadini;
- certificazione dei bilanci da parte di una primaria Società di revisione contabile.

La Società ha anche intrapreso un programma di rinnovamento del parco mezzi per far fronte in maniera adeguata ai servizi di igiene urbana.

Accanto ai risultati positivi dimostrati dagli interventi sopra elencati e dai dati pubblici di bilancio c’è da registrare una difficoltà di uscita positiva dall’investimento in Publicompost di cui Mea ha responsabilità marginali.

I sopraelencati fatti hanno permesso il sostanziale rispetto delle linee di indirizzo 2002/2007 deliberate dal Consiglio Comunale di Melegnano.

L’Amministrazione Bellomo ha stabilito di interrompere anticipatamente il mandato ai membri del Consiglio di amministrazione nominati dall’Amministrazione Dolcini nominando un nuovo Cda.

Quello che è rimasto indeterminato è l’indirizzo, la strategia che guiderà il futuro dell’azienda.

Il gruppo Consiliare del Partito Democratico, in linea con quanto indicato dall’ormai decaduto CdA, dopo un’analisi dei mercati di riferimento e dei territori di radicamento, lancia alcuni punti di intervento:

1) aumento di capitale riservato ai Comuni limitrofi trasformando la Società da Melegnanese in un’azienda di servizi del “comprensorio melegnanese”;

2) aumento del fatturato e del conseguente valore della Società con la partecipazione a gare pubbliche del comprensorio melegnanese che venissero indette nel campo energetico e dell’igiene ambientale;

3) investimenti maggiori in tecnologia per migliorare la sicurezza e la qualità dei servizi. Riposizionamento della Società nel campo delle energie rinnovabili con un primo intervento nel campo dell’energia solare per un valore di oltre 400.000 euro.

4) aggregazione con partners industriali di livello equivalente ma all’interno di un Gruppo economico forte che porti esperienze, qualità e soprattutto cultura di mercato.

In un mercato che si allarga costantemente non è possibile, pena la decadenza, rimanere rinchiusi in un territorio angusto ergendo barriere all’ingresso di competitori. La concorrenza, in un mercato regolato da norme efficaci, è trasparenza in special modo nel campo della formazione del prezzo finale ai cittadini.

Il fine delle presenza del “pubblico” in una società è di salvaguardare nel modo più adeguato gli interessi dei consumatori finali nel campo della sicurezza, qualità del servizio, equità del prezzo.

Elettra Sabella
Capo Gruppo Consigliare
Partito Democratico

Un'Italia moderna si può fare

Introduzione al convegno
"Un'Italia moderna si può fare"
Melegnano, Castello Mediceo, Sala delle Battaglie

giovedì 13 marzo 2008

Questa sera abbiamo il piacere di avere qui con noi, ad aprire la campagna elettorale, gli onorevoli Erminio Quartiani e Lino Duilio, deputati del Partito Democratico, che hanno dato la loro disponibilità per riflettere assieme su alcune tematiche della campagna elettorale.

Il Partito Democratico nasce in un momento delicato della vita dell’Italia. Purtroppo, infatti, la sua fase costituente ha coinciso con la crisi di governo e la conseguente chiamata alle urne per eleggere il nuovo Parlamento, con una legge, francamente, assurda.

Nel panorama politico nazionale il Partito Democratico rappresenta una grande novità: infatti, dopo un lungo periodo di lavoro e confronto nel centro sinistra italiano le forze cattoliche e progressiste sono riuscite a superare divisioni ideologiche e steccati di appartenenza, per perseguire il comune obiettivo di rinnovare la politica e renderla più semplice, reale e moderna.

Anche a livello locale questo percorso è stato portato a compimento: a Melegnano infatti il Partito Democratico nasce come naturale conseguenza dalla nostra esperienza locale dell'Ulivo, un’esperienza fatta da persone che, pur proveniendo da esperienze politiche diverse, hanno iniziato a lavorare assieme già da diverso tempo. Mi riferisco in particolare all'esperienza della precedente amministrazione cittadina che, pur tra gli inevitabili problemi e i momenti difficili, ha visto i componenti del gruppo consiliare collaborare con il Sindaco e gli assessori con responsabilità amministrativa, grazie alla quale la città ha potuto beneficiare di un avanzo di bilancio di 235.000 euro.

Il Partito Democratico si rivela quindi come l'evoluzione naturale e necessaria di queste esperienze.

Il coordinamento del circolo del Partito Democratico di Melegnano è emerso dalle elezioni che si sono svolte alla fine di Gennaio, la cui partecipazione, sia come elettori che come candidati, era aperta a tutti i cittadini. Ai nomi emersi dalle votazioni si aggiungono i quattro componenti del gruppo consiliare del Partito Democratico. Vorrei quindi presentarvi i componenti del coordinamento: Chiara Basile, Fortunato Borello, Nicola Borzi, Pierluigi Corsini, Michela Dieci Maurizio Lambri, Alessandro Massasogni, Dario Morganti, Dario Ninfo, Silverio Pavesi, Vito Penta, Samantha Poggi, Vera Potecchi, Fabio Radaelli, Davide Reati, Elettra Sabella e Graziella Zanoni.

Siamo un gruppo giovane, non solo per costituzione, ma anche anagraficamente. Nel Partito Democratico infatti è stato fatto davvero uno sforzo per lasciare spazio ai giovani e alle donne, e questo grazie anche alla disponibilità da parte di chi ci ha preceduto, di fare “un passo indietro”, e alla volontà di coinvolgere ad ampio raggio chi è interessato a fare esperienza in ambito politico e a portare il proprio contributo di idee. Questo senza comunque rinunciare all'esperienza accumulata in precedenza, che resta un patrimonio su cui poter contare!

Voglio sottolineare però che, anche se molti dei componenti del coordinamento sono giovani e nuovi nel panorama politico, questo non significa essere privi di radici: ognuno di noi infatti è impegnato, a vario titolo, nella società civile, sia per l’impegno lavorativo (tra di noi vi è chi opera nel campo della sanità, della scuola, nel mondo dell'informazione, dell'economia, proveniamo dal dal settore privato e da quello pubblico, dipendenti e libero professionisti), che per esperienze di impegno di volontariato in vari ambiti (sociale, sportivo, culturale).

Questo significa che conosciamo il territorio in cui viviamo, e che quindi non solo possiamo captarne le necessità ma abbiamo anche la volontà di riuscire a farcene interpreti, proponendo idee nuove e adeguate per affrontare queste necessità con responsabilità.
Le sfide che il tempo presente ci pone davanti vanno affrontate con metodi nuovi, dai problemi legati al lavoro, quelli delle famiglie quelli dei giovani che vedono le difficoltà di poter realizzare i propri progetti di vita; dalla convivenza con persone provenienti da altri Paesi, alla sicurezza personale, non possono essere affidati a slogan che fanno molto rumore ma dietro hanno solo il vuoto, né a personalismi volti soltanto ad assicurare tutela a sé stessi o a una limitata cerchia di amici.

Dal punto di vista locale noi siamo l'unica valida alternativa al centrodestra, della cui pochezza la città è oramai cosciente. Prova ne è che dal suo insediamento questa amministrazione non è riuscita a realizzare neppure uno dei punti del suo programma anzi, come prima cosa ha provveduto ad aumentare l’addizionale comunale, e per nascondere le proprie incapacità gestionali e amministrative, persevera a paventare inesistenti buchi di bilancio.

Possiamo quindi ben dire che, sia a livello nazionale che locale, il Partito Democratico dà prova della concretezza dei suoi programmi, che mettono al centro problemi reali (il sostegno alle famiglie, ai lavoratori precari, la riduzione della pressione fiscale, l'istruzione, le infrastrutture solo per citarne alcuni) e ai quali propone soluzioni concrete, per fare un'Italia nuova.

Grazie!

Monica Vajna de Pava
portavoce del Circolo del Partito Democratico di Melegnano

giovedì 6 marzo 2008

8 marzo, festeggiamo con le donne del PD di Melegnano in Piazza Risorgimento













1908 – 2008: sabato 8 marzo le donne del Partito Democratico di Melegnano ricordano un secolo di storia all’insegna dell’emancipazione femminile incontrando la cittadinanza con un brindisi in Piazza Risorgimento alle ore 17

Sabato 8 marzo le donne del Partito Democratico di Melegnano festeggeranno un secolo di storia all’insegna dell’emancipazione femminile e invitano la cittadinanza in piazza Risorgimento alle ore 17 per accogliere richieste, idee, contributi e per ricordare la data di inizio di questo percorso, accompagnando l’evento con un brindisi di buon auspicio per il futuro.

L’8 marzo non è una festa di tipo commerciale come taluni erroneamente credono, bensì è la data scelta per commemorare una tragedia. Nel 1908 a Chicago 129 operaie morirono bruciate vive nell’industria tessile in cui lavoravano. La loro “colpa” era quella di aver scioperato pochi giorni prima per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Per questo il padrone della fabbrica le rinchiuse nello stabilimento e ignoti appiccarono il fuoco. Successivamente, questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale a favore delle donne. Da simbolo delle vessazioni che la donna ha subito nel corso dei secoli, l’8 marzo diventava così un punto di partenza per il riscatto femminile.

Dal ‘900 le donne hanno conquistato il diritto di voto, la legge sul divorzio, sulla tutela della maternità e sulle pari opportunità. Tutto ciò è avvenuto grazie alle battaglie e al sacrificio di donne che hanno lavorato spesso anche nell’ombra. È cambiato il ruolo delle donne nella famiglia, sul posto di lavoro, nella scuola, nella società. Così è stata ottenuta l’uguaglianza da punto di vista giuridico. Di fatto, però, persistono ancora discriminazioni nei posti di lavoro, con difficoltà marcata di accesso alle posizioni di rilievo in ambito lavorativo e istituzionale.

È dunque una svolta la nomina di nove donne nell’Esecutivo nazionale del Partito Democratico. Secondo Walter Veltroni «per la prima volta nella storia della politica italiana, le donne sono presenti in un organismo dirigente in numero superiore a quello degli uomini». Infatti, come spiega il Programma del Partito Democratico al punto 6 (Stato Sociale: più eguaglianza e più sostegno alla famiglia, per crescere meglio) «sono le donne l’asso dello sviluppo, della competitività, del benessere sociale».

Anche a Melegnano il coordinamento del Partito Democratico vanta un nutrito numero di donne: Chiara Basile, Michela Dieci, Samantha Poggi, Vera Potecchi, Elettra Sabella, Monica Vajna De Pava, Graziella Zanoni. Sono donne che provengono da settori lavorativi e culturali diversi che si sentono però accomunate dalla volontà e dal desiderio di lavorare per il paese in cui vivono, di mettere al servizio di Melegnano le proprie capacità, di condividere esperienze e iniziative con altre donne e uomini della città.

È per questi motivi che l’8 marzo le donne del Partito Democratico invitano la cittadinanza in piazza Risorgimento a Melegnano alle ore 17.