lunedì 26 maggio 2008

Le proposte del PD sulla sicurezza

Il 19 maggio il Gruppo Consiliare del Partito Democratico ha presentato in Consiglio Comunale un articolato documento di indirizzi sulla sicurezza. Il testo ha dovuto però essere ritirato perché gli emendamenti proposti dal centrodestra lo avrebbero stravolto e svuotato di contenuti.

ECCO LE NOSTRE PROPOSTE PER LA SICUREZZA

- Impiego delle TELECAMERE, come mezzo dissuasivo.

- Cooperazione con altri organismi, attraverso l’istituzione di una rete formata da Polizia Locale, Servizi Sociali, Ufficio Tecnico e associazioni locali, facenti capo all’UFFICIO SICUREZZA alla diretta dipendenza del Sindaco.

- Istituzione del VIGILE di QUARTIERE, sempre lo stesso nello stesso quartiere, a cui il cittadino possa rivolgersi con fiducia. Egli inoltrerà le segnalazioni dei cittadini all’Ufficio Sicurezza, che valuterà chi è più opportuno attivare (Polizia Locale, Ufficio tecnico, ecc...), in base alla natura della segnalazione.

- L’OPERATORE di STRADA, un educatore sociale impiegato direttamente sulla strada, che interviene in quegli ambiti ove il solo intervento di contrasto non sia ritenuto efficace per le problematiche in essere.

- Un PATTO LOCALE PER LA SICUREZZA, che prevede la cooperazione tra Comune, Forze di Polizia operanti sul territorio, Protezione Civile, attività produttive, associative e di volontariato. Esso prevede un TAVOLO PERMANENTE, presieduto dal Sindaco, che elabori strategie d’intervento in concerto e con tutti i soggetti chiamati a operare.

- Iniziativa ESERCENTE AMICO: i cittadini potranno segnalare situazioni contingenti riguardanti la propria sicurezza, rivolgendosi alle attività che esporranno il relativo adesivo, l’esercente provvederà a inoltrare la segnalazione, assicurando l’anonimato del segnalante.

- Razionalizzazione dell’area mercatale, che disincentivi i flussi dei venditori abusivi; con il costante presidio di forze di polizia, non escludendo interventi “in incognito”.

- Istituzione delle G.A.V. (Guardie Ambientali Volontarie), con il compito di prevenire danneggiamenti delle aree verdi cittadine, scoraggiare l'abbandono delle deiezioni canine sul suolo pubblico, reprimere comportamenti vietati come l’abbandono di rifiuti o le irregolarità circa la differenziazione dei rifiuti urbani.

- Il VOLONTARIO delle SCUOLE, una persona che agevoli l’attraversamento pedonale degli scolari, in prossimità delle scuole, negli attraversamenti ritenuti meno pericolosi.

- Incrementare il ruolo locale svolto dalla PROTEZIONE CIVILE.

- Progetto EDUCANDO: l’Amministrazione comunale, attraverso gli operatori della Polizia Locale, della Protezione Civile, formatori della MEA e personale scolastico, potrà incontrare annualmente tutte le classi delle scuole di Melegnano, trattando argomenti di educazione stradale, rispetto della legalità, delle regole civili e della cosa pubblica, gestione delle emergenze, riciclaggio dei materiali e rispetto dell’ambiente.

Alcuni dei tanti esempi della "sicurezza" secondo Bellomo

Dal "Cittadino di Lodi" del 20 luglio 2007

"Melegnano, il rapinatore in parrucca colpisce ancora
Secondo colpo in due giorni: alla filiale di Intesa razziati 30mila euro"







Dal "Cittadino di Lodi" del 23 aprile 2008

"Melegnano, furti in serie in un palazzo di via Carmine
Colpite due famiglie a distanza di pochi giorni: spariti ori e soldi"







Dal "Cittadino di Lodi" del 20 maggio 2008

"Melegnano, razzia nella biglietteria della stazione
I ladri entrano nel locale e aprono la cassaforte: spariti 2mila euro"







Dal "Cittadino di Lodi" del 20 maggio 2008

"Melegnano, anche l'Aido nel mirino dei raggiri agli anziani"









Dal "Cittadino di Lodi" del 16 maggio 2008
"Melegnano, borseggi in serie tra i banchetti degli ambulanti"










E BELLOMO COSA FA???

…nulla…

Melegnano, il PD replica al Sindaco sulla sicurezza

















Melegnano, 21 maggio 2008

«Il documento sulla sicurezza discusso in Consiglio comunale il 19 maggio scorso è stato presentato dal gruppo consiliare del PD e non dalla maggioranza, ed è arrivato alla discussione dopo oltre tre mesi di attesa. Lo abbiamo ritirato perché il centrodestra lo stava stravolgendo», ha affermato dopo alcuni articoli di stampa la portavoce del Partito Democratico di Melegnano, Monica Vajna de Pava.

Vajna de Pava contesta le «affermazioni della maggioranza e della Giunta. L'amministrazione precedente non solo ha collaborato con le Forze dell'ordine, ma ha organizzato un lavoro di squadra con Carabinieri e Guardia di Finanza, tenendo rapporti anche con il Prefetto, al quale in occasione del suo insediamento è stata illustrata la situazione melegnanese. Quanto alla Polizia locale, è stata sempre valorizzata dalle passate amministrazioni: l'aumento degli agenti al mercato della domenica è frutto della trattativa sindacale della Giunta Dolcini. L'assessore Lanzani sa bene che la pianta organica degli agenti di Polizia locale, approvata dalla Giunta precedente a marzo 2007, prevedeva già due assunzioni. Sul vigile di quartiere i cittadini invece devono sapere che in Consiglio proprio l'assessore Lanzani ha affermato "non ci possiamo permettere un agente per quartiere". Falso anche quanto affermato sempre da Lanzani sulla sala operativa: la versione definitiva della sala era inclusa nel progetto di ristrutturazione del Comando di Polizia locale iniziato dalla passata amministrazione e rappresentava l'avvio di un progetto ambizioso ma realizzabile», prosegue la portavoce del PD.

«Al sindaco Bellomo, all'assessore Lanzani e al consigliere Palma, che usano toni sprezzanti e rilasciano dichiarazioni infondate, ricordiamo che a distanza di un anno di tutte le promesse sulla sicurezza fatte in campagna elettorale non hanno ancora realizzato nulla. Intanto la microcriminalità cresce, come testimonia l'escalation di furti, scippi, rapine, spaccio di droga che i cittadini purtroppo conoscono bene. Questi sono fatti, non opinioni. Il documento di indirizzi sulla sicurezza da noi presentato rappresentava proprio il tentativo di colmare il vuoto amministrativo dell'attuale Giunta. Ma a quanto pare questa maggioranza, per mascherare la propria incapacità di amministrare, sa solo diffamare le opposizioni, e si è dimostrata incapace di accettare il dialogo istituzionale che avevamo cercato di aprire nell'interesse della città», conclude la portavoce del PD.

Sicurezza, la posizione del PD di Melegnano

















Melegnano, 16 maggio 2008


Lunedì prossimo, 19 maggio, dopo tre mesi da quando è stato posto all'ordine del giorno, finalmente il Consiglio Comunale di Melegnano discuterà il documento di indirizzi sulla sicurezza elaborato dal Gruppo consiliare del Partito Democratico.

«Con questo documento il PD di Melegnano porta ancora una volta all'attenzione della Giunta il problema della sicurezza e invita le altre forze politiche, maggioranza in testa, a dare una risposta al crescente senso di insicurezza della cittadinanza, dovuto allo stillicidio di vandalismi, furti, scippi e rapine che da mesi affliggono la città. Dopo i roboanti annunci del programma elettorale, infatti, sulla questione l'Amministrazione Bellomo sinora è rimasta alla finestra», spiega Monica Vajna de Pava, portavoce del PD melegnanese.

Vajna de Pava spiega: «Riteniamo che le telecamere possano rappresentare uno strumento utile, ma da sole non sono la panacea per tutti i mali, mentre siamo scettici sull'efficacia dell'impiego di vigilantes privati. In continuità con le precedenti amministrazioni, crediamo invece che il tema della sicurezza vada affrontato in modo attivo, cooperando con gli altri Comuni del territorio tramite una rete formata da Forze dell'Ordine, Polizia Locale, coinvolgendo i Servizi sociali e l'Ufficio Tecnico, i comitati di quartiere, le associazioni e gli stessi cittadini. Serve un rilancio del Patto locale per la sicurezza che si misuri in un Tavolo permanente coinvolgendo anche la Protezione Civile. Proponiamo di realizzare un Ufficio Sicurezza, di rendere finalmente operativo il Vigile di quartiere e di integrarlo con gli operatori di strada. Crediamo nel ruolo delle attività commerciali di vicinato, per le quali proponiamo l'iniziativa Esercente amico. Vogliamo l'istituzione di Guardie Ambientali Volontarie e del Volontario delle scuole. Proprio gli studenti possono essere il traino di una formazione diffusa che deve vedere l'Amministrazione parte propositiva anche sui contenuti».

Infine, la portavoce del PD di Melegnano chiede all'Amministrazione di rendere pubblici i dati annuali sui fatti criminosi verificatisi a Melegnano nel 2007.

lunedì 12 maggio 2008

La posizione del PD di Melegnano sulle vicende della Fondazione Castellini
















«Le nuove dichiarazioni rilasciate al quotidiano “Il Cittadino” dall’avvocato Guido Grignani sull’interesse della società quotata Arkimedica per la Fondazione Castellini, che arrivano dopo altri articoli dei giorni scorsi, ci preoccupano e impongono una riflessione pubblica tra tutti i Melegnanesi», afferma Monica Vajna de Pava, portavoce del Partito Democratico di Melegnano. «La Fondazione Castellini, grazie a 114 anni di ininterrotta dedizione ai cittadini più deboli, è uno dei migliori esempi a livello nazionale tra le istituzioni dedite all’assistenza. Un patrimonio che va assolutamente tutelato e sviluppato per trasmetterlo alle generazioni future».

«A testimonianza del livello dell’istituzione Castellini ci sono le sue più recenti iniziative che hanno ampliato quantità e qualità dell’offerta: a partire dall’hospice per malati terminali, passando per il centro diurno, i reparti per pazienti comatosi o affetti da Alzheimer, fino al nuovo e innovativo presidio psichiatrico e all’innovativa residenza Zuavi», continua Vajna De Pava. «Una dedizione condivisa dal consiglio di amministrazione, in cui il Partito Democratico vede sedere un proprio esponente, il cui mandato è quello di rappresentare tutti i Melegnanesi, dai dirigenti e dagli attuali 216 dipendenti della Onlus, senza considerare l’indotto locale».

«Questo impegno risalta anche nell’eccellente stato di salute dei conti della Fondazione, risanati dopo anni difficili proprio grazie al costante lavoro condotto sulla qualità dell’offerta. Nell’ultimo bilancio, infatti, approvato a fine aprile, a fronte di un patrimonio che sfiora i 40 milioni di euro, su entrate per circa 14 milioni è stato conseguito un utile di circa 50mila euro. Va rimarcato però il fatto che oltre il 40% dei ricavi della Fondazione», spiega la portavoce del PD, «è costituito da trasferimenti di risorse pubbliche: questo significa, insomma, che senza le tasse pagate dai cittadini, oggi la Fondazione Castellini non potrebbe essere il fiore all’occhiello che è per Melegnano».

«Questo fatto dimostra che la Fondazione è un patrimonio pubblico condiviso, oltre ad essere la prima impresa di Melegnano, Una alienazione, anche solo parziale, della sua attività rappresenterebbe un impoverimento della città, e non è da escludersi il rischio che ciò potrebbe incidere anche sulle finalità sociali della Fondazione», spiega la portavoce del PD di Melegnano.

«Crediamo che i Melegnanesi, il mondo delle Parrocchie (che peraltro siedono nel Consiglio di amministrazione) e del volontariato, le forze politiche e l’attuale Amministrazione comunale debbano avviare un dibattito pubblico e trasparente sul futuro di questa realtà. Da parte nostra, come Partito Democratico riaffermiamo la nostra fiducia nei confronti della Fondazione e ribadiamo che i rappresentanti pubblici presenti nel suo Consiglio di Amministrazione, oltre a esprimere tutta la città, siano una garanzia di trasparenza e di tutela degli interessi di tutti i Melegnanesi», continua Vajna de Pava.

«Per tutte queste ragioni, il Partito Democratico di Melegnano ritiene che la Castellini debba conservare il suo carattere di Onlus con le attuali caratteristiche di territorialità e con le finalità sociali insite nello statuto», conclude Monica Vajna de Pava.